sabato 9 luglio 2011

                                        CANNONI SOTTO COPERTA

CANNONE IN COPERTA

BATTERIA DI CANNONI

TROMBONE

SCIABOLA

Palla di cannone/Palle incendiarie/Palle incatenate



La palla di cannone è un tipo di proiettile obsoleto, privo di carica esplosiva interna, sparato da armi individuali o da cannoni, bombarde e mortai. Come dice il nome, la palla di cannone è di forma sferica; il suo diametro è leggermente minore di quello del calibro dell'arma da cui viene sparato.






Esistevano due tipi di bombe incendiare. La prima era una palla di cannone cava, che veniva riempita con una miscela infiammabile, e venivano sparate dai cannoni. La seconda, più rudimentale, venivano scagliate dal castello di prua della nave pirata, bombe spesso fatte di una mistura di pece e stracci potevano appiccare un incendio che si propagava rapidamente, la cortina di fumo che ne seguiva creava confusione e panico. 



Raramente i colpi di cannone potevano affondare una nave, ma l'impatto della palla di ferro, contro lo scafo, provocava un'esplosione di schegge mortali. Per immobilizzare la nave, e danneggiarla gravemente,  si usavano due palle di cannone, incatenate insieme e sparate in alto per abbattere gli alberi e le vele del vascello.

Il piede di corvo



Il piede di corvo, o tribolo, è dispositivo bellico di tipo passivo costituito da una specie di chiodo metallico a quattro punte o tetraedro disposte in modo che una sia sempre rivolta verso l'alto, mentre le restanti tre fanno da basamento (per questo motivo è altresì denominato chiodo a tre punte).PIEDI DI CORVO: a volte i corsari francesi, spargevano chiodi a quattro punte, detti "piedi di corvo", sul ponte della nave che stavano per arrembare, poiché i marinai andavano a piedi nudi per evitare di scivolare sui ponti bagnati, i piedi di corvo potevano infliggere terribili ferite a chi li calpestava. 

Cannone



Per cannone si intende una bocca da fuoco che spara a tiro diretto (nel primo arco della parabola), quindi deve avere una velocità alla bocca relativamente elevata. Questo comporta, morfologicamente, che la canna del cannone deve avere una lunghezza maggiore di quella di un obice. In linea di massima in artiglieria sono indicati come cannoni le armi che hanno una lunghezza della canna superiore a 30 calibri. La classificazione delle armi di artiglieria in cannoni e obici risale al generale Gribeuval, che definì come cannoni le armi che sparavano a palla piena ed obici quelle che invece usavano granate.

Colubrina



La colubrina, chiamata anche volgarmente cannone a mano è menzionato - in Italia - fin dal 1447. Il nome deriva dal provenzale colobrina, dal latino coluber = serpente. La canna era incastrata in una assicella ed era usata coma una balestra; le palle erano grosse quanto una noce e furono usate sin dal XVI secolo. Quest’armi, venivano montate come “pezzi leggeri” sul ponte dell’imbarcazioni.

Moschetto



Il moschetto, evolutosi dall'archibugio, è un'arma da fuoco che dominò i campi di battaglia fino alla seconda metà dell'Ottocento. Venne poi sostituito, inizialmente dai fucili a percussione (che per primi impiegarono la canna rigata), e in seguito dai fucili a retrocarica, come il Chassepot francese e il Dreyse prussiano.

Archibugio



L'archibugio è un'antica arma da fuoco che iniziò ad essere utilizzata in Asia (Cina) verso la fine del XIV secolo ed in Europa (i primi modelli pare siano stati realizzati in Spagna e/o Germania) nella seconda metà del XV secolo. Durante il XVI secolo l'uso di quest'arma divenne consueto in quasi tutti i campi di battaglia euroasiatici, toccando anche l'Africa ed il Giappone (seconda metà del Cinquecento) grazie alle rotte commerciali battute dai portoghesi. L'archibugio può essere considerata la prima vera arma da fuoco portatile, capace di garantire una certa precisione nel tiro. Evoluzione del più primitivo e pericoloso scoppietto, anche noto come "cannone a mano", l'archibugio trovò poi sviluppo nel moschetto, dando origine al fucile quale oggi lo conosciamo.